In una risoluzione adottata mercoledi il comitato Women’s Rights and Gender Equality ha chiesto alla Commissione di adottare una nuova strategia separata per l’uguaglianza di genere e i diritti delle donne con lo scopo di creare pari opportunità e porre termine a tutte le forme di discriminazione.
La risoluzione è stata adottata con 20 voti a favore, 12 contro e 3 astenuti.
“Sono davvero felice che il report sia stato adottato oggi a così larga maggioranza. Nonostante le nostre differenze e diverse visioni, i membrei del comitato si sono focalizzati nell’acquisire davvero pari opportunità in Europa” ha detto la rapporteur Maria Noichl (S&D, DE). “Adottato in plenara, il report sarà una buona, equilibrata e lungimirante base per una nuova strategia per l’eguagliaza di genere per tutti gli uomini e le donne dell’Unione. Il report chiede azioni concrete e propone strumenti di azione”, ha aggiunto.
La strategia deve focalizzarsi su aree prioritarie come:
- violenza contro le donne
- discriminazione delle donne nel mercato dle lavoro
- riconciliazione fra lavoro e vita privata
- donne in posizioni di vertice
- educazione e media
- il mondo
- meccanismi istituzionali e gender mainstreaming
Si è chiesto alla Commissione di fare una bozza di legge che preveda strumenti per proteggere le donne dalla violenza e chiedono agli stati membri di ratificare la convenzione di Istanbul.
Servizi di cura dei bambini di qualità dovrebbero essere disponibili e accessibili, rendendoli compatibili con l’orario di lavoro di uomini e donne, dice il testo. Inoltre, si evidenzia l’importanza delle forme di lavoro flessibili per riconciliare il tempo di lavoro e di vita familiare, dando per scontato che il lavoratore sia libero di decidere. Si vorrebbe introdurre il congedo di paternità di almeno 10 giorni in tutti gli stati membri e che il congedo genitoriale sia fruibile da entrambi i genitori.
Si evidenzia l’importanza di avere donne ai vertici, l’aumento maggiore è avvenuto nei paesi dove ciò è stato sostenuto da quote rosa. Si chiede alle istituzioni dell’Unione di aumentare al loro interno l’uguaglianza di genere.
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Tradotto da Oriana Baldasso